Cos’è il Domicilio digitale
Il domicilio digitale è una delle novità introdotte dal nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), e ne rappresenta una delle più rilevanti per i cittadini e le imprese, in cui si sancisce che al fine di facilitare la comunicazione tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini, ogni cittadino dovrà indicare alla Pubblica Amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o un indirizzo di recapito certificato, quale suo domicilio digitale.
In pratica il Domicilio digitale è un indirizzo elettronico certificato, che dovrà essere inserito nell’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), e reso disponibile a tutte le Pubbliche Amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi, al fine di comunicare con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale, da lui stesso comunicato, un domicilio fiscale elettronico.
Come funziona e a cosa serve
Il domicilio digitale, essendo legato ad un indirizzo PEC, funziona alla pari di un recapito ufficiale ma elettronico.
Il cittadino pertanto dovrà comunicare la propria PEC alla Pubblica Amministrazione, ovvero al proprio Comune di residenza, che lo registrerà in ANPR, in modo da consentire che tutte le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione avvengano tramite tale strumento.
Il Domicilio digitale consentirà alla Pubblica Amministrazione di comunicare direttamente con il cittadino, senza intermediari ed in tempo reale, per farlo la comunicazione transiterà attraverso l’indirizzo PEC presente in ANPR, e la comunicazione avrà il medesimo valore legale della tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il Domicilio digitale servirà a ricevere tutte le comunicazioni e le notifiche di atti, quali le cartelle esattoriali, contravvenzioni, ecc..